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Case study: onde d’urto radiali nel trattamento delle tendinopatie del cane sportivo

onde urto radiali cane sportivo

Rio, un vivace Border Collie di 2 anni, è protagonista di un percorso clinico che unisce diagnosi avanzate e terapie innovative per trattare una complessa tendinopatia. Questo caso illustra come il protocollo multimodale basato su know how dello specialista, terapia e onde d’urto radiali su cane sportivo abbia offerto una svolta significativa nella gestione delle sue condizioni.

La storia di Rio

La storia di Rio inizia con un piccolo trauma all’età di 7 mesi che porta a una lieve zoppia sull’anteriore destro per qualche giorno. Lo studio radiografico rivela una lesione compatibile con OC/OCD sulla testa omerale destra. Segue un periodo di gestione conservativa con attività ridotta e controlli radiografici regolari, che evidenziano un miglioramento della condizione. Tuttavia alcuni mesi dopo Rio subisce un nuovo infortunio durante una sessione di allenamento di agility, che peggiora significativamente la sua condizione.

Diagnosi e indagini

Gli esami successivi, tra cui radiografie, artroscopie ed ecografie muscolo-scheletriche (MSK), hanno identificato una tenosinovite del tendine bicipitale destro di grado 2/4, accompagnata da alterazioni del profilo del tubercolo sopraglenoideo e una disomogeneità ossea nella doccia bicipitale. Nonostante i trattamenti iniziali, la condizione di Rio non migliorava significativamente, portando a esplorare opzioni terapeutiche alternative.

La scelta delle onde d’urto radiali su cane sportivo

Con il peggioramento della sintomatologia e la ridotta compliance della proprietaria verso ulteriori procedure invasive, è stata adottata la terapia extracorporea con onde d’urto radiali (ESWT). Questa tecnica non invasiva, applicabile a paziente sveglio, è risultata ideale per Rio, consentendo di:

  • Ridurre l’infiammazione articolare;
  • Favorire il riassorbimento del frammento avulso nella doccia bicipitale;
  • Stimolare la rigenerazione tissutale attraverso un’infiammazione controllata.
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Il protocollo Vet-Wave

Il trattamento è stato eseguito in tre sedute, a intervalli di tre settimane ciascuna, con il seguente protocollo:

  1. Preparazione: decubito laterale, regione rasata e applicazione di gel ecografico.
  2. Pretrattamento: radiofrequenza con settaggio analgesico per 10 minuti.
  3. Applicazione: onde d’urto radiali (frequenza medio-alta, intensità bassa) con 400-500 colpi mirati alla regione della doccia bicipitale.
  4. Gestione domiciliare: attività controllata al guinzaglio, laser terapia settimanale e esercizi graduati per postura ed equilibrio.

I risultati

Dopo il ciclo di trattamenti:

  • Il frammento avulso è stato espulso dalla doccia bicipitale, migliorando la mobilità articolare;
  • La zoppia soggettiva si è ridotta significativamente, con miglioramenti clinici evidenti già dalla seconda seduta;
  • Il controllo ecografico ha mostrato una riduzione della sinovite e un miglioramento dell’ecogenicità tendinea.

Percorso di riabilitazione

Dopo il trattamento con onde d’urto, Rio ha intrapreso un programma di riabilitazione domiciliare mirato a:

  • Aumentare il range di movimento (ROM) delle spalle;
  • Gestire i compensi muscolari di rachide e posteriori;
  • Rinforzare il core con esercizi a bassa intensità eseguiti 4-5 volte a settimana.

La progressione graduale ha incluso passeggiate senza guinzaglio, crioterapia giornaliera e movimenti su piani laterali con cavaletti. A 14 settimane dal ciclo di shock wave, i controlli clinici ed ecografici hanno evidenziato ulteriori miglioramenti, con una completa scomparsa della zoppia e una maggiore libertà di movimento.

Conclusioni

La terapia con onde d’urto radiali ha dimostrato un’efficacia significativa nel trattamento della tendinopatia di Rio, evidenziando come tecniche non invasive possano rappresentare un’opzione valida e innovativa nella medicina veterinaria sportiva.

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